Sanihelp.it - Sebbene allenarsi a digiuno sia una pratica che interessa molti sportivi, diciamo subito che in realtà non fa dimagrire di più rispetto all'allenamento dopo mangiato. Per dimagrire, infatti, è necessario introdurre meno calorie di quante se ne consumano, per cui non è importante quando si mangia, ma quanto. Il digiuno non può mai sostituirsi a un'alimentazione equilibrata e alla giusta quantità di esercizio fisico, quindi va comunque calibrato. La ratio di allenarsi a digiuno nasce dall'idea che a stomaco vuoto le riserve di glicogeno sono scarse, cosa che obbligherebbe il corpo a ricorrere ai grassi per ricavare energia. In ogni caso, comunque, questa scelta non può essere portata avanti per molto tempo.
Correre, o praticare altro sport, a digiuno ha delle controindicazioni, in quanto è meglio evitare se si soffre di pressione bassa, di ipoglicemia, di anemia o di altri problemi di salute, casi in cui è sempre meglio chiedere consiglio al medico.
Comunque, se dovessero insorgere disturbi come sudorazione fredda, cefalea, pallore, senso di svenimento, vertigini, è meglio ingerire degli snack zuccherini. Durante l'allenamento il corpo deve essere sempre bene idratato. Se durante gli esercizi non è possibile è opportuno bere prima due o tre bicchieri di acqua. La durata degli esercizi a digiuno non deve mai essere prolungata, tre quarti d'ora vanno già più che bene.
L'intensità di questo tipo di allenamento deve essere moderata, per non richiedere troppa energia al fisico.
Una volta terminato, si potrà finalmente mangiare. Particolarmente adatti sono i cibi ad alto contenuto proteico e di elevato valore biologico, come carni e pesci magri, uova, latte, yogurt, ricotta e formaggi magri, e ad alto contenuto di calorie come cereali e semi oleosi.
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