Il legame tra fruttosio e obesità è protagonista di un ampio studio svolto per capire se davvero questo zucchero che troviamo nella frutta, nella verdura e nel miele possa essere una delle cause scatenanti. Anche se gli esperti stanno studiando l’obesità da anni, ancora non si comprendono tutte le cause di questa malattia complessa.
Molti fattori contribuiscono all’eccesso di peso come ad esempio:
Anche la genetica gioca un ruolo cruciale, insieme all’ambiente in cui viviamo.
L’obesità aumenta il rischio di sviluppare malattie croniche come:
Ora un nuovo studio dell’Università del Colorado accende i riflettori sul ruolo del fruttosio. Si tratta dello zucchero naturale che troviamo nella frutta, nei succhi di frutta, in alcune verdure e nel miele. Lo si usa anche come zucchero aggiunto in diversi prodotti attraverso lo sciroppo di mais, che è fatto partendo proprio dagli amidi del mais.
I risultati della ricerca sostengono che quando il cervello lancia il messaggio che bisogna mangiare perché è in uno stato di fame, il fruttosio ingerito ripristina l’energia attiva nelle cellule, che si chiama trifosfato di adenosina o ATP.
Qual è il problema? Quando il fruttosio viene metabolizzato, abbassa il livello di ATP nella cellula. Questo blocca il ripristino dell’ATP dalle riserve di grasso del corpo.
A questo punto partono diverse risposte biologiche. Le più importanti sono:
I ricercatori sostengono che sia proprio il fruttosio ad abbassare i livelli di metabolismo nel nostro corpo e a scatenare l’appetito, anche se poi sono i cibi grassi a diventare la principale fonte di calorie che favoriscono l’incremento di peso.
Quindi abbiamo compreso che è principalmente il consumo di fruttosio come zucchero aggiunto a rappresentare un problema.
L'articolo Qual è il legame tra fruttosio e obesità? proviene da OK Salute e Benessere.
2023-11-21T11:13:23Z dg43tfdfdgfd