BENESSERE PSICOLOGICO: COS’è E PERCHé è COSì ATTUALE TRA I GIOVANI

Prendersi cura di se stessi, sotto ogni punto di vista: il benessere psicologico non può prescindere da quello fisico, né da quello sociale. Ad affermarlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma se ci fermiamo a pensare per qualche istante al nostro stato di benessere generale, ci accorgiamo che stiamo bene solo se tutte le parti sono in equilibrio, se ci sentiamo bene sia dal punto di vista psicologico, che da quello fisico e sociale.

Ottobre è il mese del benessere psicologico, periodo dell’anno in cui la società intensifica la comunicazione riguardo salute mentale e benessere: è importante, però, parlare di benessere psicofisico tutto l’anno, sia tra gli adulti che tra i più giovani.

Secondo l’OMS, si può parlare di salute in generale se il benessere è diffuso, se riscontriamo uno stato di benessere psicologico, fisico, sociale, lavorativo, familiare. La salute, in senso più ampio, è quindi un sistema complesso che si riferisce a tanti ambiti della nostra vita, nessuno dei quali può e deve essere mai lasciato indietro.

Cosa si intende per benessere psicologico?

L’essere umano ha sempre ricercato uno stato di benessere psicofisico. E nonostante ancora oggi per alcune persone risulti complicato parlare apertamente del proprio stato di salute mentale, ci sono sempre più persone interessate a prendersi cura della propria emotività e del proprio stato d’animo.

Quando parliamo, però, di benessere psicologico, cosa intendiamo esattamente? Si tratta di uno stato piuttosto complesso e variabile, che va tenuto sotto controllo costantemente perché può modificarsi in base a contingenze esterne non sempre prevedibili.

Ci sono due livelli di benessere mentale: uno legato al raggiungimento di un piacere personale, uno legato alla crescita e alla formazione dell’individuo. Nel primo caso, c’è un bisogno intrinseco nell’essere umano di ricercare ciò che si ritiene bello, piacevole, stimolante. Nel secondo caso, raggiungiamo uno stato di benessere nel momento in cui mettiamo in atto un vero e proprio percorso di crescita, in cui esploriamo le nostre passioni, attitudini e competenze, impariamo ad ascoltare i nostri bisogni primari e ci concentriamo prima su ciò che è giusto per noi e solo successivamente su ciò che è giusto per gli altri.

Facile a dirsi, molto meno a farsi. Per gli esseri umani diventa sempre più difficile dedicarsi al proprio piacere e al raggiungimento della propria soddisfazione personale. Non è solo un discorso legato a potenziali disturbi mentali, del neurosviluppo o cognitivo-comportamentali: la società contemporanea ha imposto standard sociali e di vita davvero difficili da raggiungere, che portano le persone a un senso di inadeguatezza, insoddisfazione e frustrazione pressoché costante. Vale per tutti, giovani inclusi.

Perché è importante il benessere mentale per i giovani?

Provate a fare un esperimento: cercate su un qualsiasi motore di ricerca “i giovani e la salute mentale”. Molto probabilmente, vi si presenterà davanti agli occhi uno scenario inquietante: tanti, tantissimi, forse troppi articoli che parlano di una situazione allarmante legata al benessere psicofisico dei giovani oggi.

Secondo uno studio recente, quasi il 40% degli adolescenti soffre d’ansia o depressione. Una percentuale in crescita che deve sì preoccuparci ma anche spingerci a farci delle domande. Perché ci sono sempre più giovani che hanno bisogno di un supporto psicologico? Cosa è cambiato oggi rispetto a ieri? Cosa possiamo fare concretamente per rendere il mondo un posto più ospitali per i più piccoli e di conseguenza un posto migliore anche per i più grandi?

È indubbio che il Covid-19 abbia influito sensibilmente su questa problematica, ma sarebbe ingenuo credere che sia l’unica causa alla base di una diffusione così esponenziale di malessere psicologico. Già da prima della pandemia, infatti, i casi di diagnosi di disturbo mentale nei giovani è cresciuto in maniera esponenziale, ma non solo: poiché il benessere psicologico è dato da tanti fattori come l’educazione, lo status sociale e il ruolo genitoriale nella crescita dell’individuo.

Cosa possiamo fare per migliorare il benessere psicologico nei giovani e non solo?

I giovani si sentono soli, incompresi, senza futuro né speranze e di conseguenza hanno progressivamente perso la voglia di lottare, di provarci, di studiare, di lavorare e fare sacrifici sperando in tempi migliori di questo.

In una società come la nostra, così orientata verso l’apparenza e così precaria per ciò che riguarda il mondo del lavoro, ci sentiamo tutti esposti a rischi prevedibili e imprevedibili come salvaguardia dell’ambiente, miglioramento della società e stati di guerra perenne in paesi troppo vicini a noi per poter sorvolare la questione.

Cosa possiamo fare, quindi, per migliorare questo stato psicofisico? Prima di tutto, è importante informarsi su cosa sia il benessere mentale, capirne le dinamiche e ricercare dentro se stessi cosa è in nostro potere fare per migliorare una determinata situazione. Successivamente, è importante creare un ambiente sano e positivo in cui far crescere un individuo, ponendosi sempre di più all’ascolto, alla comprensione e all’accoglienza e mettendo in atto una inclusività vera e concreta che tenga conto delle esigenze di tutti e tutte. Il benessere psicologico non è un’utopia, ma richiede un impegno quotidiano e concreto del singolo e della società, per poter essere raggiunto nel minor tempo possibile.

2023-09-29T19:04:50Z dg43tfdfdgfd