Per molti ottobre è il mese dei buoni propositi. Il relax delle vacanze ha ormai lasciato il posto alla frenesia della "solita" routine. Con l'arrivo dell'autunno molte persone desiderano tornare a stare bene come quando erano in ferie o almeno avvicinarsi a quello stato di energia e serenità. Un ottimo modo per farlo è praticare un'attività che porti benefici sia a livello fisico sia a livello mentale come il Pilates, che a oltre 20 anni dall’inizio della sua diffusione in Italia, è una delle discipline olistiche più richieste. Fondato da Joseph Pilates nella prima metà del XX secolo questo metodo, infatti, combina il controllo del corpo, contribuendo ad assumere la postura corretta e a prevenire il mal di schiena, la respirazione consapevole e la concentrazione. La scelta per l’utente finale però rimane ancora ardua per il proliferare di corsi e istruttori non sufficientemente qualificati e APPI - Associazione Professionisti Pilates in Italia, viene in aiuto a riguardo. Su appi-italia.com, infatti, alla voce “Registro” è possibile fare una ricerca per città e qualifica degli insegnanti professionisti, offrendo così una garanzia della preparazione e della qualità del professionista. È bene fare presente che esistono istruttori che hanno seguito solo la formazione di Matwork, Pilates a corpo libero, e insegnanti che hanno seguito la formazione completa definita Comprehensive. Sempre sul sito, alla voce “Percorsi formativi”, sono elencati gli standard qualitativi per ciascuna tipologia utili per comprendere il livello di preparazione di ciascun professionista. La scelta dell'insegnante è cruciale. Un professionista di Pilates deve essere in possesso di pre-requisiti, quali una laurea o esperienza lavorativa attinenti o una preparazione in anatomia, e una formazione di 600 ore che comprenda una parte teorica e una parte pratica di tirocinio presso uno studio Pilates.
Inoltre, se da un lato le persone si avvicinano al Pilates maggiormente attraverso i corsi di Matwork presso i centri fitness, va sottolineato che per praticare la disciplina nella sua interezza il luogo deputato è lo studio Pilates che offre le attrezzature tipiche e le competenze idonee. Al di là dell’elenco dei propri soci – in continuo aumento e a oggi oltre 150 ubicati su tutto il territorio nazionale – APPI consiglia infine alcuni elementi da tenere presente per poter affrontare la scelta di un corso o un insegnante di Pilates. In primo luogo nei corsi di Matwork i partecipanti non devono essere più di dieci per potere permettere all’insegnante di seguire ciascuno al meglio, mentre nelle classi di Reformer, uno degli attrezzi del Pilates, non devono esserci più di sei utenti anche per motivi di sicurezza nell’utilizzo dell’attrezzo. Secondo punto: chiedete all’insegnante la formazione seguita, presso quale scuola e quale attestato di competenza (che molti in Italia continuano a chiamare “certificazione” mutuando il termine dall’inglese) è stato conseguito, oltre all’adesione a programmi di aggiornamento continui. Ciò permette anche di verificare la qualità dell’ente di formazione. Terzo punto: diffidate di corsi o lezioni in cui si abbinano numerosi clienti con differenti stati di forma fisica o esigenze diverse perché difficilmente l’insegnante potrà seguire tutti con la giusta attenzione. Infine per chi pratica il Pilates su indicazione medica è necessario, previa verifica del proprio stato di salute con un fisioterapista, effettuare lezioni di tipo individuale presso uno studio dedicato per permettere un’adeguata attenzione da parte dell’insegnante e l’utilizzo delle attrezzature e degli esercizi più idonei, senza dimenticare che il Pilates migliora lo stato globale dell’individuo, ma non è da considerarsi una terapia.
2023-09-27T06:07:17Z dg43tfdfdgfd