SPECIE ALIENE INVASIVE: IN AUMENTO I DANNI CHE POSSONO CAUSARE ALL’ECOSISTEMA

Le specie aliene invasive causano molti danni e proprio per questo è bene non sottovalutare il loro impatto reale sull’ambiente.

Il granchio blu rappresenta una delle specie aliene invasive più pericolose presenti nel Mediterraneo. Si presume che sia giunto in questa regione dall’Atlantico in modo del tutto accidentale, presumibilmente attraverso il rilascio di granchi nelle acque di zavorra delle navi cargo, che li hanno trasportati qui senza alcuna consapevolezza. Tuttavia, è importante sottolineare che il granchio blu è solo uno dei numerosi esempi di specie aliene invasive che stanno causando danni in molte parti del mondo.

Questa problematica è stata recentemente evidenziata in un rapporto redatto da 86 esperti, dedicato all’analisi delle specie aliene invasive su scala globale, il quale ha ricordato l’entità del problema e i danni che queste specie stanno causando in tutto il pianeta.

Specie aliene invasive: il nuovo rapporto

Il rapporto è il risultato di un impegno di ricerca protratto per quattro anni, coinvolgendo studiosi provenienti da ben 49 paesi. Questo studio è stato commissionato dall’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (Ipbes) delle Nazioni Unite. All’interno di questo approfondito lavoro, sono emerse una serie di informazioni preziose e sorprendenti.

Un dato rilevante è che sono state identificate ben 37.000 specie aliene, introdotte dall’essere umano in ambienti diversi da quelli nativi. Straordinariamente, il 37% di tali introduzioni si è verificato negli ultimi cinquanta anni, un periodo in cui la globalizzazione e i sempre più frequenti collegamenti tra le diverse regioni del mondo hanno favorito questa diffusione. È importante notare che la maggior parte di queste specie introdotte è innocua, non causando alcun danno reale. Tuttavia, esiste un gruppo di circa 3.500 specie aliene che si sono dimostrate dannose e invasive, comportando gravi conseguenze per l’ambiente, la salute umana, la qualità della vita e così via.

Nel complesso, le specie aliene invasive hanno provocato danni economici stimati a oltre 423 miliardi di dollari all’anno, superando persino gli impatti finanziari dei disastri naturali, rappresentando quindi una minaccia significativa sotto questo aspetto.

Importante causa di estinzioni

Il granchio blu è soltanto uno dei casi più evidenti e prossimi, ma esistono molte altre situazioni analoghe in giro per il mondo. Ad esempio, i gamberi di fiume americani stanno causando danni in Spagna, mentre la lumaca spagnola sta provocando problemi simili in Svezia.

Inoltre, c’è un altro esempio con il granchio “reale rosso,” introdotto nell’ecosistema del Mare di Barents dall’URSS negli anni Sessanta, il quale ha causato turbamenti nei mari norvegesi. È importante menzionare anche numerose altre specie invasive, tra cui lo scoiattolo grigio, la nutria, il calabrone asiatico, la zanzara tigre e altre ancora. Gli impatti diretti e indiretti derivanti dalla loro presenza sono altamente variabili.

Il rapporto evidenzia, ad esempio, che queste specie invasive sono rilevanti in circa il 60% dei casi di estinzione esaminati e rappresentano la causa principale nel 16% di tali casi. Complessivamente, sono stati identificati 1.200 episodi di estinzione attribuibili alla presenza di 218 specie aliene invasive.

Problemi legati alla sicurezza alimentare e alla salute

In otto casi su dieci, la presenza di tali specie invasive comporta conseguenze negative per l’essere umano, con impatti che si riflettono sulla sfera economica o sulla sicurezza alimentare. Inoltre, non possiamo trascurare i rischi potenziali per la salute umana, come quelli associati ad animali come la zanzara tigre, che possono fungere da vettori per malattie, tra cui il virus Zika.

I danni delle specie aliene invasive sono sempre di più: foto e immagini

Le specie aliene invasive causano dei danni notevoli come abbiamo visto in questo articolo. A questo punto, possiamo prenderci qualche momento per scorrere le foto raccolte nella galleria realizzata qui di seguito.

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