STREPTOCOCCO, I SINTOMI DEL VIRUS CHE STA COLPENDO ADULTI E BAMBINI: IL CONTAGIO E L’INCUBAZIONE

Sono numerosi gli italiani finiti a letto con la febbre, raffreddore e mal di gola. Una sindrome che sta colpendo soprattutto i bambini. Si tratta dello streptococco di gruppo A che sta circolando nelle ultime settimane. Un agente infettivo della faringo-tosillite streptococcica che può causare anche la scarlattina. Come i tanti virus che con l’arrivo dell’inverno hanno messo ko gli italiani, anche questo è un effetto post Covid: disabituati a combattere con i virus comuni in due anni di restringimenti e mascherine, ora che siamo tornati alla normalità i virus hanno via libera all’attacco. E così sta succedendo anche per lo streptococco.

Come si fa a riconoscerlo da altre malattie? Come per il Covid è necessario fare il tampone. “Lo streptococco beta-emolitico di gruppo A – ha spiegato Susanna Esposito, ordinaria di Pediatria all’Università di Parma e responsabile del Tavolo tecnico malattie infettive e vaccinazioni della Società italiana di pediatria (Sip) come riportato da Repubblica – determina una faringo-tonsillite che non è differenziabile sulla base del quadro clinico da quelle causate da altri agenti. E quindi richiede l’uso del test rapido, da eseguire su tampone faringeo, per valutare se è presente o meno. Infatti il 70% circa delle faringo-tonsilliti sono di origine virale e in questi casi non serve l’antibiotico che, anzi, è da evitare. Al contrario, nei casi da streptococco beta-emolitico di gruppo A serve per non incorrere in complicanze che possono essere di diversi tipi come la formazione di ascessi o la malattia reumatica o ancora la glomerulofrenite post streptococcica”, sottolinea Esposito, ricordando che questa infezione “generalmente può essere gestita sul territorio, evitando il fai da te, e raramente è richiesto il ricovero in ospedale per lo sviluppo di complicanze”.

L’inverno post Covid è stato particolarmente duro per gli italiani. La stagione invernale è iniziata a novembre con il virus respiratorio sinciziale e influenzale. Poi un secondo picco d’influenza nel mese di febbraio, e da gennaio l’elevato numero di casi da streptoccocco del gruppo A che è particolarmente contagioso soprattutto gtra i bambini. Il contagio avviene attraverso le microgocce espulse nell’aria con la tosse e gli starnuti. Per evitare il diffondersi dell’infezione, la persona ammalata dovrebbe rimanere isolata e, quindi, non recarsi a scuola o al lavoro per almeno 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica. Intanto in questi mesi stanno aumentando le richieste di tamponi in farmacia. Un segnale positivo che evita l’assunzione di antibiotici nel caso si fosse invece in presenza di un’infezione virale. “Quella dei tamponi per lo streptococco è un nuovo servizio, un’opportunità offerta e – ha specificato Marco Cossolo, presidente di Federfarma – è possibile farli sia in farmacia che a casa. Secondo noi è opportuno, per evitare falsi negativi o positivi, che sia eseguito in farmacia come è accaduto per i tamponi Covid. Bisogna fare magari un lavoro insieme, anche col ministero, per eventuali protocolli di intesa”.

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