Una nuova ricerca pubblicata su Nature Medicine conferma quello che molti studi avevano già suggerito: non esiste una quantità sicura di carne lavorata, bevande zuccherate e grassi trans nella dieta quotidiana. Anche consumi moderati, se regolari nel tempo, aumentano il rischio di sviluppare malattie gravi, come il diabete di tipo 2, il cancro al colon-retto e le malattie cardiovascolari.
I ricercatori dell’Institute for Health Metrics and Evaluation di Seattle, guidati dal dottor Demewoz Haile, hanno analizzato i dati di più di 60 studi scientifici che collegano alimentazione e rischio di malattia. I risultati sono chiari: consumare regolarmente questi alimenti aumenta il rischio di sviluppare:
Secondo i dati dello studio:
Secondo la dottoressa Nita Forouhi, epidemiologa nutrizionale dell’Università di Cambridge, i dati confermano che più si consumano questi alimenti, maggiore è il rischio. Per la carne processata, non esiste una quantità sicura, perché anche piccole porzioni comportano un aumento del rischio.
La scienza da tempo si sta concentrando sugli effetti sulla salute umana di questi alimenti.
Le carni lavorate (come salumi, wurstel, bacon, salsicce e hamburger confezionati) contengono spesso nitriti, sostanze che nello stomaco possono trasformarsi in nitrosammine cancerogene.
Le bibite zuccherate forniscono zuccheri semplici in grandi quantità, che possono:
I grassi trans, ancora presenti in alcuni prodotti industriali (anche se sempre meno diffusi), abbassano il colesterolo buono (HDL) e aumentano il colesterolo cattivo (LDL), favorendo la formazione di placche nelle arterie.
Gli studiosi sottolineano che chi consuma molti di questi alimenti spesso ha anche altri comportamenti a rischio, come:
Tutti questi fattori possono aumentare ulteriormente il rischio di malattie croniche.
Ci sono alimenti che ci aiutano, altri che devono essere considerati molto raramente.
Gli esperti ricordano che l’equilibrio è fondamentale. Non serve eliminare completamente ogni alimento “dannoso”, ma ridurne il consumo abituale e inserire più alimenti protettivi nella dieta.
Come sottolinea il professor Gunter Kuhnle dell’Università di Reading, il cibo non è solo nutrizione, ma anche cultura, socialità e piacere. L’obiettivo deve essere una dieta sana e sostenibile nel tempo, senza ansie né estremismi.
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2025-07-04T13:17:31Z