INSPIRARE, ESPIRARE, SCANDIRE GLI ESERCIZI DELLA DISCIPLINA GYROTONIC

Apparentemente i suoi macchinari sembrano quelli del reformer Pilates, ma un occhio esperto o anche solo una lezione di prova rendono chiaro che si tratta di attrezzature molto diverse. Nato negli Stati Uniti negli anni 80 il Gyrotonic è un metodo di allenamento unico perché, oltre a permettere al corpo di allungarsi e rinforzarsi, attua un vero e proprio massaggio alla colonna vertebrale che grazie ai suoi movimenti sferici ritrova elasticità e fluidità. Lo abbiamo provato a The Garden, lo studio di Gyrotonic, yoga e altre discipline olistiche recentemente inaugurato a Milano (viale Montenero 80, ha un "fratello" a Madrid), grazie a una lezione speciale tenuta dall'ex ballerina Flavia Abbadessa, romana, classe 1992, insegnante certificata di Gyrotonic nonché fondatrice del centro.

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Cos'è il Gyrotonic?

È una disciplina che utilizza tre tipi diversi di macchinari: la Pulley Tower è perfetta anche per iniziare, mentre più "esigenti" sono la Jumping Stretching Board che lavora sul concetto di instabilità e l’Archway che permette di eseguire le inversioni. Il Gyrotonic è stato sviluppato negli anni '80 da Juliu Horvath, un ballerino ungherese che dopo avere subito molteplici lesioni era alla ricerca di un nuovo approccio alla riabilitazione. Ha quindi creato prima una pratica intensiva dello yoga denominata Yoga for Dancers, che si è trasformata poi in Gyrotonic, un metodo che mixa elementi di danza, yoga, nuoto e tai chi. Esiste anche il Gyrokinesis che ripropone i movimenti del Gyrotonic senza l'utilizzo dei macchinari, cioè a corpo libero. La peculiarità di entrambi i metodi sono le sequenze di esercizi che consistono in movimenti circolari ritmici, ma fluidi, che scorrono uno dopo l'altro, consentendo alle articolazioni di muoversi liberamente e naturalmente, senza compressioni a differenza del Pilates che prevede movimenti solo bidimensionali. Le inspirazioni e le espirazioni che scandiscono ogni esercizio rendendo la pratica più efficace e meno faticosa.

Quali sono i suoi benefici e a chi è indicato?Aiuta a recuperare agilità e mobilità corporea, tonifica la muscolatura superficiale e profonda, stimola le articolazioni, migliora l'equilibrio, la postura, la coordinazione, la flessibilità, la forza, la capacità cardiovascolare e la circolazione sanguigna. La sua pratica è adatta a tutti, anche a chi ha subito infortuni e cerca un nuovo approccio alla riabilitazione. Gli esercizi sono tutti adattabili alla propria condizione fisica e alle proprie esigenze, quindi non importa né l'età né la forma fisica.

Come ti sei innamorata di questo metodo?A 19 anni, all'inizio della mia carriera di ballerina, mi sono lesionata un ginocchio. Mi sono dovuta operare e sono stata licenziata dalla compagnia in cui lavoravo. In quel periodo ho conosciuto il Gyrotonic, ho iniziato a praticarlo come riabilitazione e grazie a questo metodo mi sono riconciliata con il mio corpo. Ho ripreso a ballare e ad allenarmi con il Gyrotonic che ho approfondito e amato sempre più fino a farlo diventare il mio lavoro. Mi sono trasferita a Madrid dove ho aperto il primo centro The Garden. A dicembre ho aperto il secondo a Milano.

Cosa proponi presso The Garden?

Il core del centro sono il Gyrotonic e il Gyrokinesis, ma essendo un centro olistico proponiamo anche alcuni tipi di yoga (hatha, vinyasa, dharma, energy, aerial e per bambini), afro dance, danza con il bambino, mobility and strength e il budokon, un sistema di movimento ibrido avvolgente creato dal praticante di arti marziali miste americano Cameron Shayne nel 2001, che combina lo yoga con la ginnastica, l'animal flow, l'allenamento della mobilità e le tecniche di colpire e afferrare. C'è anche una cabina per i massaggi e le sedute fisioterapiche. Organizzo workshop ed eventi artistici. The Garden è uno spazio per riconnettersi con se stessi e allo stesso tempo per connettersi con gli altri.

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