ALLERGIE E TERAPIE AD HOC: ECCO COME PREVENIRE IL DEFAULT

Un gruppo di scienziati di tutto il mondo ha firmato un appello, pubblicato su Frontiers in Science, per la mitigazione dell'impatto dei cambiamenti climatici sulle malattie con una componente immunitaria.

Stando a quanto spiegato dagli esperti, «il riscaldamento globale sta cambiando l'esposoma, ovvero l'insieme di fattori ambientali a cui siamo esposti. La maggior incidenza di eventi climatici estremi mette sotto stress il sistema immunitario, l'inquinamento e l'aumento dei pollini accrescono la probabilità che si alteri la barriera difensiva di pelle e mucose, la perdita di biodiversità e la ridotta esposizione a germi dovuti all' gli attuali stili di vita stanno alterando l'equilibrio del sistema immunitario: il risultato è un maggior rischio di allergie, malattie autoimmuni, tumori».

Con l'allungamento dei mesi di impollinazione dovuto alle temperature mediamente più alte, chi è allergico alla parietaria, ad esempio, fa i conti con i sintomi da febbraio a novembre.

Per la battaglia quotidiana contro le allergie ci sono alcuni pratici consigli da seguire: in primis bisogna ricorrere a lavaggi nasali frequenti e con soluzioni ipersaline e poi utilizzare lacrime artificiali contro la secchezza oculare. Di grande importanza è l’alimentazione: bisogna evitare cibi processati che alterano la flora batterica.

Inoltre chi è allergico può adottare precauzioni specifiche, consultando per esempio i bollettini dei pollini aggiornati: il servizio è offerto da molte Regioni, altrimenti si può consultare il sito www.pollinieallergia.net della rete di monitoraggio atmosferico dell’Associazione Allergologi e Immunologi Italiani Territoriali ed Ospedalieri. Attenzione infine al meteo, perché quando ci sono temporali o acquazzoni con fulmini i pollini possono rompersi ed entrare più in profondità nelle vie aeree, dando sintomi più intensi.

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