MICROBIOMA ALIMENTARE: IMPATTO SU QUELLO UMANO

Sanihelp.it - Un team di ricerca dell'Università di Trento ha recentemente pubblicato sulla rivista Cell un articolo che ha rivelato come il 3per cento del microbioma intestinale adulto e oltre il 50per cento di quello infantile potrebbe derivare direttamente dal cibo, suggerendo che alcuni microbi intestinali potrebbero essere stati storicamente acquisiti attraverso l'alimentazione.

Gli autori dello studio sono arrivati a queste conclusioni avvalendosi della metagenomica, una tecnica molecolare avanzata che permette di sequenziare simultaneamente l'intero materiale genetico di un campione alimentare.

Attraverso questo approccio sono riusciti ad analizzare oltre 2500 metagenomi provenienti da 50 Paesi identificando 1.036 specie batteriche e 108 specie fungine.

In questo modo è stato possibile scoprire che alimenti simili tendono a ospitare microbi simili, con una maggiore varietà nei latticini.

Sono stati anche  identificati alcuni microbi potenzialmente patogeni e altri che potrebbero influenzare negativamente il sapore o la conservazione degli alimenti.

La scoperta che alcuni microbi sono presenti con funzioni simili in alimenti molto diversi è nuova e molto importante.

È  emerso che alimenti provenienti da specifiche strutture o aziende agricole presentano caratteristiche uniche, il che potrebbe aiutare a valorizzare le specificità territoriali e le eccellenze produttive.

Comprendere il microbioma alimentare ha anche implicazioni significative per la salute umana, poiché alcuni microbi potrebbero entrare a far parte stabilmente del microbioma umano: i microbi presenti negli alimenti possono costituire fino al 3per cento del microbioma intestinale di un adulto e addirittura il 56per cento del microbioma intestinale di un bambino.

Questo studio rappresenta uno dei principali risultati del consorzio MASTER (Microbiome Applications for Sustainable food system through Technologies and EnteRprise) un'iniziativa finanziata dall'Unione Europea con l'obiettivo di caratterizzare la presenza e la funzione dei microbi lungo l'intera catena alimentare.

La ricerca, sostenuta da vari enti e istituzioni internazionali, apre la strada a nuove possibilità per migliorare la qualità degli alimenti e per comprendere meglio il ruolo del microbioma alimentare per la salute umana.

Grazie alle conoscenze così acquisite sarà possibile capire in che modo le proprietà microbiche degli alimenti possono influenzare direttamente il benessere e come la metagenomica, invece, si possa utilizzare per tracciare l'origine e la qualità dei cibi che si consumano.

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