LA SOLITUDINE SPINGE A MANGIARE DI PIù

Sanihelp.it - Fra i brutti scherzi che la solitudine può tirare vi è anche quello di indurre a mangiare di più e abbuFfarsi di cibi dal carattere consolatorio.

A rivelarlo uno studio scientifico pubblicato sulla rivista Jama e condotto da ricercatori della UCLA Health di Los Angeles.

Gli autori dello studio hanno reclutato 93 donne, tutte in buona salute e in periodo premenopausa e hanno chiesto loro di riferire riguardo i sentimenti  di solitudine e isolamento che avvertivano.

In base alle loro risposte le donne sono state suddivise in due gruppi: quelle del gruppo 1 erano quelle che si sentivano più sole e isolate, mentre quelle del gruppo 2 erano quelle dalla vita sociale più attiva, almeno da quanto riferito nel periodo intercorso fra settembre 2021 e febbraio 2023.  

 

Le donne incluse nel gruppo 1 si sono rivelate quelle con  una massa grassa più elevata, una dieta di qualità inferiore, maggiore appetito, un'alimentazione basata su ricompensa e abbuffate e maggiori livelli di ansia e depressione.

Durante il periodo di studio tutte le partecipanti sono state invitate a visionare immagini di cibi dolci e salati in varie associazioni mentre venivano sottoposte a imaging di risonanza magnetica. Dall'analisi delle scansioni è risultato che le donne appartenenti al gruppo 1 hanno evidenziato  una maggiore attivazione nelle regioni del cervello associate a un forte desiderio di mangiare cibi zuccherati e contemporaneamente i ricercatori hanno rimarcato una riduzione nell'attivazione della regione cerebrale legata all'autocontrollo nei confronti dei comportamenti alimentari.

 

I risultati dello studio non fanno che confermare quanto ci insegna l'esperienza comune: la solitudine porta a sottostimare l'effettivo fabbisogno calorico e quindi si ha l'impressione di dover mangiare per colmare la propria solitudine e questo senso di vuoto viene di solito riempito con cibi malsani e zuccherini

2024-04-24T22:06:32Z dg43tfdfdgfd